Oggi ti voglio raccontare di qualcosa di potente che mi ha legittimata come insegnante di yoga.
Se mi segui da molto sai che combatto da anni con un problema alla colonna e che nonostante l’operazione non è migliorato completamente.
Il weekend appena passato ho avuto l’onore d’iniziare un percorso di formazione di Yoga Accessibile.
Cos’è lo Yoga Accessibile? Risuona in me che sia una modalità di accompagnare alla scoperta dello Yoga TUTTI, rendere la pratica accessibile a chiunque.
Nel 2013 mi veniva diagnosticata un’ernia bruttina, decisi di provare a scegliere strade alternative alla chirurgia e pensai che continuare nella pratica Yoga potesse solo che farmi bene.
Venivo seguita in lezioni dove si conosceva la mia problematica, ma si rincorreva l’asana perfetta e la mia colonna è peggiorata.
Solo ora comprendo quanto sia importante la persona che sono diventata nel dolore cronico.
” Non è il praticante ad andare verso lo Yoga è la pratica che deve adattarsi a lui” – Alessandra Cocchi – Yoga Accessibile.
Ho sempre trasmesso ai miei allievi l’importanza della consapevolezza al nostro corpo, ho sempre detto che non ero nè la loro insegnante, nè la loro Maestra, ma semplicemente una donna che li accompagna alla scoperta dei meravigliosi strumenti che sono già all’interno di loro.
La pratica dello Yoga non è una gara all’ultimo selfie dell’asana perfetta, ma è ascolto e rispetto del nostro corpo e la ricerca della nostra luce interiore.
Se sei un praticante non dimenticare mai che lo Yoga è prima di tutto il saper stare in ascolto del tuo respiro, che se hai problemi fisici devi imparare a convivere con essi e trovare il tuo modo nella pratica non il modo altrui.
Se sei un insegnante non dimenticare mai la grandissima responsabilità che hai con i tuoi allievi, dell’importanza del sapere se ci sono problematiche e che lo Yoga non è una gara alla perfezione, ma il saper accompagnare e rendere accessibile a tutti la pratica.
Khadija